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Rassegna libri: CODICE AMBIENTE- Raccolta sistematica della normativa statale annotata e agg. al marzo 07

A cura di : Marcello Franco- Paolo Pipere- Luca Passadore HYPER Edizioni

Oggi il diritto dell’ambiente non riguarda più solo o quasi gli operatori del settore e per le Autorità amministrative preposte, ma è divenuto di attualità anche per sempre più nu merosi studi professionali, società e enti di ogni genere, che esprimono l’esigenza di di sporre di strumenti per la rapida reperibilità del dato normativo aggiornato ed organica- mente integrato.

La risposta “legislativa” a siffatta esigenza avrebbe dovuto, o potuto, essere il “Testo Unico” ripetutamente promesso e per un breve periodo -- stando al tenore della delega del 2004 — astrattamente realizzabile.

Come è noto, però, il decreto legislativo 152 del 2006 non è né un codice, né un testo unico. Non è nemmeno “una” — nel senso di una sola, unica ed unitaria — legge realmente organica sull’ambiente: a parte la prima, ognuna delle altre cinque “parti” del 152, potreb be, e di fatto è, un’autonoma legge di settore che inizia con l’enunciazione delle (proprie e specifiche) finalità e la determinazione del (proprio e specifico) campo di applicazione, che contiene le (proprie e specifiche) definizioni (nemmeno le definizioni sono state previ ste in modo unitario ed intersettoriale) e si conclude con il (proprio e specifico) sistema sanzionatorio.

Di fatto il 152 è soltanto la rivisitazione, con più o meno significative modifiche, ma senza alcuna reale integrazione dei soli testi legislativi di base relativi ai principali settori in cui tradizionalmente è articolata la normativa per la tutela e gestione dell’ambiente. Le singole componenti restano agevolmente scorporabili e comunque vanno poi completate con la restante e ben più ponderosa normativa di settore costituita dalle leggi particolari e complementari non abrogate e sostituite dal 152 e dagli ancor più numerosi previgenti re golamenti e provvedimenti ministeriali destinati ad essere sostituiti da nuovi decreti da emanarsi in attuazione del 152, ma nel frattempo fatti salvi.

Non è certo nostro compito, né nostra intenzione valutare criticamente il 152. Dovendo però predisporre una raccolta organica della normativa vigente, il primo problema che ab biamo dovuto affrontare è stato come e dove collocare il 152, essendo tale scelta condi zionante di tutta la struttura del nostro “codice”.

Come immediatamente percepibile già dalla copertina, nonostante il 152, abbiamo op tato per il mantenimento di una raccolta ripartita nei vari settori che compongono la normativa ambientale. Necessariamente, quindi, abbiamo “fatto a pezzi” il 152. operazione, come s’è detto, agevolmente attuabile senza nulla togliere alla leggibilità, comprensibilità e (relativa) intrinseca completezza dei vari pezzi.

Restava comunque da decidere dove collocare i vari pezzi del 152 nelle varie parti te matiche del codice.

Di norma una raccolta normativa segue l’ordine cronologico. La regola non cambia anche quando la raccolta viene suddivisa in varie parti: per ogni argomento si segue l’ordine cronologico. Il che però, nel nostro caso, avrebbe comportato che il 152 per i set tori dallo stesso contemplati sarebbe stato sempre in coda o comunque tra gli ultimi testi relativi allo specifico tema disciplinato, e ciò ancorché il 152, o, meglio, le sue singole parti sia il testo normativo di base sul quale si innestano tutte le altre disposizioni partico lari, complementari o di attuazione vigenti e per lo più, attualmente, previgenti.

Per tale ragione tutte le materie in cui abbiamo suddiviso nostro codice che sono disci plinate dal 152, lo stesso, o, meglio, la specifica parte dello stesso è posta in testa alla re stante normativa di settore disposta in ordine cronologico. Fa eccezione la parte seconda (VIA e VAS) in quanto non ancora entrata in vigore.

Va da sé che per i temi non toccati dal 152 i testi normativi sono disposti in ordine cro nologico senza alcuna eccezione.

In tutta evidenza si tratta di scelte ampiamente opinabili, così come è non sembrato possibile individuare un criterio univoco per selezionare gli allegati tecnici da pubblicare e quelli che si è ritenuto di poter omettere.

In sintesi, la struttura e il contenuto del codice sono necessariamente frutto di scelte di coloro che ne hanno curato la redazione sulla base della loro esperienza professionale.

Essendo il nostro primo codice, particolarmente utile sarà il giudizio critico che i nostri lettori ci vorranno manifestare.

Mestre Venezia, lunedì 9 maggio 2007



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