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Rete nazionale e capacità di dispacciamento

Consiglio di Stato, n. 910/11

Le capacità di dispacciamento della rete nazionale non possono essere considerate come un dato statico, essendo necessario viceversa tener conto che l’aggiornamento della rete non può che procedere di pari passo con l’attuazione dei piani di sviluppo, peraltro inevitabilmente calibrati sugli impianti già autorizzati; l’attività di pianificazione va invero ancorata a dati certi anziché non ancora definiti, quali quelli desunti dalle iniziative in fase di valutazione nell’ambito del procedimento di cui alla legge n. 55/2002. In altri termini, l’aggiornamento della rete non può che procedere di pari passo con lo sviluppo delle centrali di produzione dell’energia. Il Gestore della Rete partecipa al procedimento, e può segnalare l’eventuale inadeguatezza della rete, anche nella sua prevedibile e realizzabile evoluzione, ad assorbire le capacità di produzione correlate agli impianti in valutazione.

(Nel caso di specie, il rappresentante del Gestore, in seno alla conferenza di servizi, nel replicare alle osservazioni del rappresentante della Regione riguardo ad un possibile sovraccarico delle reti, ha segnalato che la programmazione di nuovi interventi è legata al rilascio di nuove autorizzazioni, e ha rimarcato che proprio l’esigenza di tener conto di un quadro di riferimento attendibile, quale quello risultante dall’avvenuto rilascio di autorizzazioni, spiega una pianificazione con cadenza annuale dello sviluppo della rete).


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